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Fondo di garanzia per le PMI ancora in crescita

 

Il Fondo di garanzia è attivo dal 2000 e dopo numerose modifiche sembra avere trovato una stabilizzazione nel panorama delle misure di rafforzamento per l'accesso al credito delle Pmi. Il Fondo, in base all'art. 2, c. 100, lett. a) L. 662/1996, alimentato con risorse pubbliche, garantisce o contro-garantisce operazioni aventi natura partecipativa o di finanziamento, a favore di PMI, a eccezione di alcune rientranti in determinati settori economici secondo la classificazione ATECO (per esempio, attività finanziarie e assicurative).

 

 

Il Fondo costituisce uno dei principali strumenti di sostegno pubblico finalizzati a facilitare l'accesso al credito. Con l'intervento del Fondo, l'impresa non ha un contributo in denaro, ma ha la concreta possibilità di ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive e quindi senza costi di fidejussioni o polizze assicurative, sugli importi garantiti dal Fondo stesso. In ragione del suo carattere strategico, la misura è stata più volte rifinanziata negli ultimi anni e così dovrebbe avvenire anche per il 2020.

 

 

Da segnalare inoltre che nel 2019 è entrata in vigore la riforma che ha modificato l'operatività di questo strumento. Dal 15.03.2019 sono divenute efficaci le nuove disposizioni operative approvate con D.M. 12.02.2019, tra le principali novità:

  • la ridefinizione delle modalità d'intervento che vengono articolate in garanzia diretta, riassicurazione e controgaranzia,
  • l'applicazione all'intera operatività del fondo del nuovo modello di valutazione, basato sulla probabilità di inadempimento delle imprese beneficiarie,
  • la riorganizzazione delle misure di copertura e di importo massimo garantito,
  • l'introduzione delle operazioni a rischio tripartito.

 

 

Il nuovo modello di valutazione, allineato all'operatività bancaria nella valutazione del merito di credito, è stato adottato con il fine di ampliare anche la platea dei potenziali beneficiari. E proprio con riguardo alle imprese richiedenti, il 2019, dopo un rallentamento dovuto alle novità introdotte nella scorsa primavera, ha registrato numeri che confermano un largo consenso di micro, PMI e professionisti. Al riguardo:

  • nel 2018 sono state ammesse 129.380 operazioni a fronte di 19,3 miliardi di finanziamenti accolti e 13,7 miliardi di garanzie approvate,
  • nel primo semestre 2019 sono state approvate 62.304 domande, i finanziamenti ammessi sono stati 9,6 miliardi e gli importi garantiti 6,8 miliardi.

 

 

Tali numeri confermano in modo chiaro l'interesse e al tempo stesso la fruibilità degli aventi diritto.

 

 

Riguardo al nuovo modello di valutazione, i risultati del primo semestre 2019 evidenziano che il 27,9% delle domande approvate riguarda le imprese che ricadono in fascia 4 (più bassa per l'ammissione) e il 45,3% quelle in fascia 3. Sul punto è da ricordare che il modello di scoring è articolato su 4 fasce che a loro volta si sviluppano in 10 classi.

 

 

Infine, va ricordato che le garanzie del fondo in argomento sono attuabili anche attraverso il microcredito, oltre che mediante canali alternativi di finanziamento delle imprese come il social lending e il crowdfunding.

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