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I nuovi incentivi per la trasformazione digitale delle imprese

Contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per favorire l'ascesa tecnologica dei processi produttivi, anche a livello di filiera.

 

Il processo di digitalizzazione sta trasformando profondamente il sistema economico e produttivo mondiale, obbligando anche le nostre aziende a ridefinire modelli di business, processi e attività. La digital transformation consente di integrare le tecnologie digitali in tutti gli aspetti di vita di un'azienda, ridisegnando in maniera completamente diversa la produzione. Per aiutare le imprese ad affrontare questo salto tecnologico e culturale, il decreto Crescita ha stanziato 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020 per la concessione di contributi a fondo perduto e 80 milioni di euro, a valere sulle disponibilità del Fondo per la crescita sostenibile, per la concessione di finanziamenti agevolati.

 

Nello specifico l'art. 29 L. 58/2019 (legge di conversione del decreto Crescita) introduce un nuovo regime di aiuto per sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI, che devono essere diretti all'implementazione dei seguenti fattori:

  1. tecnologie abilitanti individuate nel piano Impresa 4.0 (advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial Internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics);
  2. tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera finalizzate all'ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori e software;
  3. piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio;
  4. altre tecnologie quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via Internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchange-EDI), geolocalizzazione, tecnologie per l'in-store customer experience, system integration applicata all'automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, Internet of things.

 

Il progetto di digitalizzazione deve avere un importo di spesa almeno pari a € 50.000. Possono accedere alle agevolazioni le imprese di piccola e media dimensione, che presentano le seguenti caratteristiche:

-       essere iscritte e risultare attive nel Registro delle Imprese;

-       appartenere al settore manifatturiero o dei servizi diretti alle imprese manifatturiere;

-       avere almeno 2 bilanci approvati e depositati;

-       avere conseguito nell'ultimo esercizio un fatturato pari almeno a € 100.000,00;

-       non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo;

-       non essere impresa in difficoltà o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.

 

 

In via sperimentale, per gli anni 2019-2020, con lo scopo di accrescere la competitività del settore, sono ammesse anche le imprese del settore turistico impegnate nella digitalizzazione della fruizione dei beni culturali, anche in un'ottica di maggiore accessibilità e in favore di soggetti disabili.

Le imprese possono partecipare anche in forma aggregata, in un numero non superiore a 10, ricorrendo allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0.

Sarà un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico a stabilire i criteri, le condizioni e le modalità per la concessione delle agevolazioni, che copriranno fino al 50% dei costi per la realizzazione dei progetti di trasformazione tecnologica e digitale proposti dalle imprese.

 

 

[Fonte: RatioQuotidiano]

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